l karkadè, conosciuto anche come tè dell’Abissinia o tè d’ibisco è un infuso che si ricava, appunto, dai petali dei fiori rossi, profumati e bellissimi dell’Ibisco. La pianta, Hibiscus Sabdariffa, da cui si ricavano i fiori per il karkadè, cresce soprattutto in Africa e nelle zone caraibiche, infatti necessita di caldo e terreno sabbioso.
il fiore viene raccolto in due diverse fasi di maturazione, ottenendone due tipi: il karkadè verde, di uso quasi esclusivamente locale, ed il karkadè rosso quello da noi comunemente conosciuto. In alcuni paesi i fiori maturi freschi sono utilizzati anche per produrre confetture. Il suo utilizzo si è diffuso in Europa dopo il periodo coloniale.
Viene spesso aggiunto, nelle tisane pronte vendute commercialmente, per conferire all'infuso un colore rosso.

Il karkadè può essere utilizzato in sostituzione del tè in quanto non contiene caffeina e può essere bevuto la sera perchè non eccitante.
Il karkadè è ricco di antiossidanti come antociani, flavonoidi, tannini, vitamina A, vitamina C, vitamina D, calcio, potassio e magnesio.
Proprietà
Antociani, flavonoidi e tannini conferiscono al karkadè il caratteristico colore rosso vivo e hanno spiccate proprietà antiossidanti, per cui agiscono come ritardanti naturali dell’invecchiamento cellulare. Queste sostanze, come per il mirtillo, hanno proprietà vasoprotettive contro fragilità capillare e ritenzione idrica.
I karkadè è ricco di vitamica C che ha spiccate proprietà antiossidanti, partecipa alla biosintesi del collagene e degli acidi biliari, stimola il sistema immunitario e migliora la biodisponibilità di ferro e acido folico.
Ha un azione lassativa e depurativa grazie alla presenza di mucillagini.
Secondo lo studio Hibiscus Sabdariffa L. Tea (Tisane) Lowers Blood Pressure in Prehypertensive and Mildly Hypertensive Adults, pubblicato sul The journal of Nutrition, il consumo giornaliero di karkadè è in grado di abbassare la pressione.
Il karkadè viene utilizzato anche come colorante negli infusi incolore e il suo gusto gradevolmente aspro lo rende un ottima bibita rinfrescante e dissetante.

Modalità d'uso
Infuso: versare un cucchiaio raso di fiori essiccati in una tazza di acqua bollente.
Il karkadè è presente in molte miscele aromatiche per tisane abbinato a scorza d'arancia, cannella, fiordaliso ecc.
Curiosità.
Un tempo il suo consumo era notevole in Italia, dove era annoverato fra i prodotti coloniali provenienti dall'Eritrea, a suo tempo colonia italiana. Il carcadè veniva infatti anche chiamato "tè degli Italiani", per il fatto che con le sanzioni economiche dopo la guerra d'Etiopia il tè era divenuto molto costoso e così il regime, seguendo la sua filosofia autarchica, lo promosse al posto di quest'ultimo. Il suo consumo è particolarmente alto in Egitto, sia caldo che freddo, per le forti capacità astringenti che aiutano a combattere la disidratazione e la sete.
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